Così scrive Ferruccio Bono su Facebook, raccontando le grandi emozioni di ieri. E noi non vogliamo aggiungere nulla, perché sarebbe superflua qualsiasi altra parola.
“Quando ieri Dario e Salvo hanno imboccato la via Cavour per percorrere gli ultimi metri della StraPalermo, è stata un’emozione per tutti. A me personalmente sono tornate in mente le immagini di quando Salvo partecipava alle corse con noi tutti e tagliava sempre sorridente il traguardo. Gli ultimi metri sono stati un tripudio, i due procedevano lentamente, un passo alla volta, appoggiati ai lunghi sostegni dell’esoscheletro, lungo uno stretto corridoio, tra due ali di folla acclamante che si aprivano al loro passaggio.
Dario Bartolotta davanti, affiancato dal figlioletto che lo applaudiva e lo incitava.
Salvo dietro, con alle spalle il figlio Nicolò, che lo sosteneva. «…io ho insegnato a camminare a mio figlio…. adesso lui mi restituisce il favore…» aveva detto Salvo durante la presentazione della manifestazione, e così è stato.
Quando hanno tagliato il traguardo, un’ovazione ha sottolineato la particolarità del momento.
La smorfia di fatica che caratterizza il volto degli atleti durante l’ultimo sforzo, quello finale, si è trasformata in sorriso. È stato il momento simbolo della StraPapà 2019. Due papà diversamente abili accompagnati dai loro figli hanno tagliato il traguardo. E sono andati ben oltre il traguardo sportivo. Per loro questo traguardo significa riprovare delle sensazioni che avevano perso da tempo. «…con l’esoscheletro siamo tornati a guardare i nostri interlocutori negli occhi, allo stesso livello e non dal basso…» hanno detto durante l’intervista. Alzi la mano chi ha pensato che potesse esistere questo tipo di disagio. Eventi di questo genere, che evidenziano l’importanza del connubio tra cultura, sport ed impegno sociale dovrebbero trovare il sostegno da parte di tutte le istituzioni, anche quelle sportive. Il concetto che attraverso la pratica dello sport, si impara il rispetto per il prossimo, la solidarietà, il misurarsi con se stessi e il rispettare le regole dovrebbe essere un concetto universale. Solo lo Sport è in grado di trasmettere un simile messaggio. Non ci si può dividere su questi concetti. Ne usciremmo tutti sconfitti. Il Sindaco Orlando in proposito è stato chiaro: «Una importante manifestazione che sottolinea lo spirito vero e profondo dello sport come momento di vita sana, socialità e rapporti umani. Un’edizione ancora più significativa per il contributo che darà alla conoscenza dello sport accessibile e della possibilità che tutti possano praticarlo in sicurezza e libertà e per i palermitani una nuova opportunità di vivere Palermo in modo sano…».
Palermo ha recepito il messaggio e ha risposto alla grande, siamo pronti a ripartire per la prossima edizione, con la speranza che ci saremo tutti”.